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figli e genitori
figli e genitori

I figli rispecchiano i genitori

Dire che i figli sono lo specchio di mamma e papà non è una banalità, ma una verità che merita di essere approfondita. I comportamenti di imitazione di un bambino, ma anche di un ragazzo e di un adulto, sono tipici e frequenti nel momento in cui i genitori sono visti come punti di riferimento e, di conseguenza, come modelli e come esempi da seguire. Un bambino sta attento a quel che il papà e la mamma fanno, non a quel che il papà e la mamma dicono. Per questo motivo, non si può compiere una determinata azione e poi impedire al proprio figlio di ripeterla, proprio perché l'esempio è sempre vincolante e a disposizione.

Questo vale per qualsiasi comportamento: se un genitore in casa tende ad alzare la voce e a esprimersi urlando, non può pretendere che il proprio figlio abbia un atteggiamento differente quando si trova in compagnia degli amici. Il piccolo, infatti, si troverebbe davanti a un bivio, a una scelta a cui non saprebbe come rispondere: devo seguire quello che i miei genitori fanno o quello che i miei genitori dicono? E se seguo quello che i miei genitori fanno, devo farlo sempre?

L'imitazione e i modelli

C'è bisogno, nel rapporto tra genitori e figli, di una comunicazione che sia il più possibile lineare e, soprattutto, coerente. Tale coerenza deve manifestarsi sia nelle relazioni tra passato e presente (se in precedenza si è tenuto un determinato comportamento, esso non può essere smentito successivamente, o si rischia di mandare il figlio in confusione o in tilt) sia nelle relazioni tra quello che viene detto e quello che viene fatto. La ricerca di un rapporto armonioso tra papà e figlio, tra mamma e figlia, tra papà e figlia e tra mamma e figlio non può prescindere dall'assenza di contraddizioni.

L'apprendimento per imitazione è importante e frequente, soprattutto perché è quello che rimane impresso più di ogni altro; esso, inoltre, è peculiare perché si instaura molto rapidamente. Non è tutto: un'altra sua caratteristica è che risulta complicato da estinguere, anche su richiesta o dietro indicazioni verbali. Se un bambino ha imparato a compiere una certa azione perché l'ha vista svolgere dai genitori, l'ha introiettata in sé e nelle proprie esperienze; e quindi, anche nel momento in cui gli viene richiesto di non ripeterla più, tende comunque a ricordarla e a portarla con sé, nella propria mente.

Non bisogna mai dimenticarsi che i figli vedono i genitori come delle figure esemplari, cioè come gli adulti che diventeranno o che vorrebbero diventare: per tale ragione è bene cercare di comportarsi nella maniera più lineare possibile, sapendo che è probabile che ogni comportamento sarà ripetuto e interiorizzato. I bambini ci guardano sempre, e guardano sempre tutto quello che facciamo.

Dott. Savoldi Edoardo, psicologo a Piacenza e Lodi


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