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tasse comunali
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Aumenti delle tasse nei comuni italiani

Forse non tutti sanno che l’aumento delle tasse comunali quest’anno potrà far spendere fino ad oltre il 70% in più una famiglia di 4 persone ed oltre il 60% un’impresa individuale: non è certamente il periodo di metter via i risparmi questo che stiamo attraversando. Questo dato emerge da un’analisi de “Il Sole 24 Ore” che ha tenuto sotto controllo l’Imu, ovvero la tassa sui fabbricati che ha sostituito l’Ici, l’Irpef, l’imposta sui rifiuti e la tassa sull’occupazione del suolo pubblico. A gravare maggiormente sulla crescita delle imposte è principalmente l’Imu, che fino all’anno scorso, se non altro sulla prima casa, non era dovuta, ma pesa moltissimo anche la conseguenza dei moltiplicatori che vengono utilizzati per stabilire il valore dei fabbricati, accresciuti dal DL “Salva Italia”.

 

Molti comuni italiani infatti stanno trasferendo il prelevamento oltre il limite base dello 0,4% sulla prima casa e, dove invece preferiscono salvaguardare l’abitazione principale, aumentano fino al valore massimo dell’1,06% il contributo fiscale sugli altri fabbricati. E’ già parecchio tempo che i comuni italiani devono riuscire a vivere con pochi profitti a disposizione ed adesso devono serrare ancor di più i cordoni della borsa soprattutto a causa della spending review, ovvero i tagli decisi dal Governo Monti: quindi alcuni comuni italiani mettono a profitto anche l’Irpef. Per esempio Torino è uno di quei comuni italiani che hanno portato praticamente al massimo la percentuale di imposta dell’Imu sulla prima casa, che ora è dello 0,575% e l’Irpef dallo 0,5% allo 0,8%. Adesso dunque, nella città capoluogo del Piemonte una famiglia con due bambini dovrà pagare nel 2012, per Imu, Irpef e rifiuti ben 360 euro in più rispetto all’anno scorso.

 

A Palermo invece, un nucleo familiare composto nello stesso modo, arriverà a spendere 320 euro in più. Naturalmente l’effetto dell’aumento delle aliquote non finisce certo ora, visto che farà sentire le maggiori conseguenze sulle buste paga del prossimo anno e nelle dichiarazioni dei redditi che si dovranno presentare a giugno 2013. Alcuni comuni italiani però stanno cercando di aumentare gradualmente il peso dell’aumento delle percentuali di imposta, presumendo dei limiti di esonero anche alti: per esempio a Milano l’aumento dell’Irpef non si applica ai redditi fino a 33.000 euro, mentre a Venezia l’aumento dell’Irpef non si applica ai redditi fino a 20.000 euro. Facendo così però i comuni italiani si vedono obbligati ad alzare altre imposte, come quella sui rifiuti: alcuni comuni italiani infatti, l’hanno riformulata con aumenti più o meno consistenti.


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