Vedremo le norme e le regole di comportamento, da seguire quando si effettuano attività all’interno di aziende e/o spazi aperti per evitare gli incendi.
L’incendio è possibile solo nel caso in cui ci sia il triangolo del fuoco e cioè i tre elementi ossigeno, comburante e l’innesco.
Tutte le imprese, indipendentemente dalle attività svolte, sono tenute ad adottare le misure di prevenzione incendi previste, volte ad evitare il verificarsi dell’evento dannoso attraverso la predisposizione di mezzi, di misure e l’imposizione di regole comportamentali. L’imprenditore deve organizzare i luoghi di lavoro in modo tale che in caso di pericolo grave e immediato, ogni lavoratore sia messo nelle condizioni di abbandonare il proprio posto di lavoro. Il D.Lgs n.81/2008 prevede inoltre in capo al datore di lavoro degli obblighi specifici per adeguare l’azienda alle disposizioni in materia di prevenzione incendi, contenute nel decreto stesso, e per garantire ai propri dipendenti un luogo idoneo e sicuro; in particolare è tenuto a:
Applicando la normativa e tutte le regole si riduce al minimo il rischio
In caso di incendio e in presenza di un principio di incendio, anche se di modesta entità, avvisare sempre con tempestività uno dei seguenti numeri di servizio pubblico:
Sicurezza sul lavoro: Norme
La normativa italiana di riferimento per gli aspetti relativi alla prevenzione sui luoghi di lavoro, è il D.Lgs 81/08, e in particolare gli articoli 31-35 che illustrano la struttura di un efficace Sistema di Prevenzione e Protezione, definendone competenze, requisisti e finalità, e illustrando nel dettaglio le linee guida affinché il servizio risulti adeguato alla struttura aziendale ed efficace nei confronti delle responsabilità attribuite.
Un efficace sistema preventivo è considerato come la base propedeutica su cui poter sviluppare l’intero impianto della sicurezza aziendale, la prevenzione intesa come complesso di misure da attuare al fine di anticipare il potenziale sviluppo di un pericolo, parte da un’attenta valutazione dei possibili rischi presenti e passa attraverso l’elaborazione del Documento di Prevenzione fino ad arrivare alla progettazione di un vero e proprio studio programmatico, rivolto a monitorare, mantenere e migliorare nel tempo le condizioni di sicurezza all’interno di un’azienda.
Come accennato in apertura, l’interesse nei confronti della prevenzione risulta relativamente recente e precede quello, diremmo differente, della “protezione” intesa come l’insieme di misure e strumenti rivolti a proteggere un individuo da un’esposizione accidentale ad un pericolo. Si può dunque affermare che un’efficace prevenzione riduce la necessità di ricorrere a misure di protezione. L’obiettivo finale resta quello di migliorare le condizioni di sicurezza di un ambiente di lavoro, attraverso un’analisi capillare dei processi e delle attività.
Un efficace sistema di prevenzione prevede che ogni lavoratore, all’interno di ogni azienda, deve far suo il concetto di essere parte integrante e propositiva dell’intero sistema di prevenzione, dando un contributo fattivo sia in fase di valutazione dei rischi (chi meglio di un lavoratore o un preposto può conoscere i pericoli a cui sono quotidianamente esposti), che in fase di monitoraggio e segnalazione. Il sistema prevede infatti figure dedicate a svolgere un ruolo di interfaccia (RLS) tra i lavoratori e i tecnici (RSPP e > Medico competente) e le figure esecutive (Datore di lavoro); l’insieme di questi ruoli e incarichi contribuisce in modo coordinato e congiunto a costituire il Sistema di Prevenzione e Protezione.
In caso di infortunio o incendio e in presenza di un principio di incendio, anche se di modesta entità, avvisare sempre con tempestività uno dei seguenti numeri di servizio pubblico:
Applicando la normativa e tutte le regole sopra indicate riduce al minimo il rischio infortunio
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