Il peperoncino appartiene al genere “Capsicum” ed alla grande famiglia delle “Solanaceae” che include una serie di piante molto importanti da un punto di vista alimentare, quali il pomodoro, la patata, la melanzana ed il tabacco, entrate ormai nell’uso quotidiano di tutti. Il peperoncino contiene la “capsaicina” che assieme alla “didrocapsaicina” è la principale responsabile della sua piccantezza. Queste due sostanze vengono formate da alcune ghiandole che si trovano nel tessuto che sorregge i semi, chiamato tessuto placentare, mentre i semi ne sono totalmente privi al loro interno, ma la contengono solo esternamente, per contatto con il tessuto placentare. Queste sostanze sono molto stabili e resistono sia alla cottura, alla disidratazione che al congelamento.
Il peperoncino più comune in Italia è una pianta molto rustica che ben si adatta ad essere coltivata sia in vaso che in pieno campo ed è anche molto generosa, visto che cresce molto e soprattutto produce molte bacche, cioè i peperoncini. Chi pratica giardinaggio a Milano quindi, riuscirà sicuramente a far crescere questa pianta anche in balcone od in terrazzo. Si tratta di una pianta però che deve essere allevata in pieno sole e non sopporta bene le basse temperature. Il peperoncino è una pianta perenne per cui bisogna portarla dentro casa o in luogo comunque protetto, non appena le temperature scendono sotto i 15 gradi. Non occorre quindi preoccuparsi se si vedono cadere le foglie d’inverno, questo è normale. In questo caso, alla ripresa vegetativa, in primavera, si dovrà dare una bella potatura per eliminare i rami secchi. Il peperoncino gradisce avere un terreno costantemente umido per cui richiede frequenti irrigazioni, avendo però molta cura di non lasciare dei ristagni idrici che invece non sono ben tollerati.
Se si desidera avere dei peperoncini più piccanti, 2 o 3 giorni prima della raccolta, occorre diminuire o sospendere le annaffiature, facendo ovviamente attenzione a non far morire la pianta. Il tipo di terreno preferito dal peperoncino è di tipo sciolto, ben drenato, sabbioso, leggermente acido e non troppo ricco di sostanza organica. Chi pratica giardinaggio a Milano deve stare molto attento alle concimazioni azotate in quanto, se eccessive, portano ad un eccessivo rigoglio della pianta, ma alla scarsissima produzione dei fiori e quindi dei frutti. E’ preferibile utilizzare dei concimi con un titolo molto basso in azoto, ma più alto in fosforo, potassio e microelementi. Di solito il peperoncino non si pota. Vanno semplicemente eliminate le parti che via via si seccano o si danneggiano, per evitare l’insorgere di malattie. La pratica più diffusa di moltiplicazione dei peperoncini nel giardinaggio a Milano avviene per seme, anche se è possibile moltiplicare il peperoncino per talea di rami.
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