La difficile situazione economica che si sta protraendo oltre quelle che potevano essere la più pessimistiche previsioni, pone l’Italia in una situazione molto difficile, quella di dover inseguire il pareggio di bilancio e la linea del rigore. Il Rigore è certamente un fattore molto importante, in anni nei quali la politica è stata quella di sperperare risorse senza tenere minimamente conto di quelli che potevano essere dei vincoli di tipo economico e non solo, il rigore è una buona ricetta.
Tuttavia per quanto il rigore in sé e per sé possa essere un elemento positivo che costringe tutti quelli che amministrano la cosa pubblica a prestare maggiore attenzione al lato economico, dall’altra impedisce a tutti gli effetti di immettere denaro per gli investimenti. Il rigore è positivo fino a quando non diventa eccesso di rigore, in quel caso può essere un elemento molto pericoloso che mette un paese in una situazione che è quella di non poter spendere per far ripartire un paese. Non per niente in Italia negli ultimi anni sono aumentate tantissimo le persone che si recano nelle finanziarie per farsi fare dei preventivi prestiti personali.
L’Italia in questo momento storico molto delicato ha certamente bisogno di una politica severa, una politica basata sul rigore ma allo stesso tempo anche sul rilancio economico, per rilanciare però un paese è necessario anche investire. Proprio in questo senso esiste in Italia un organo preposto ad erogare soldi e finanziamenti in tutti quei settori considerati vitali per la crescita di un paese, anche là dove di fatto questa è notevolmente rallentata dalla crisi interna. La Cassa Depositi e Prestiti assolve proprio a questa funzione, cerca di erogare finanziamenti là dove un paese ha la necessità di poter avere della liquidità per portare avanti determinati progetti e cercare magari di investire nelle aree strategiche del paese.
Il Consiglio di amministrazione della Cassa depositi e prestiti ha esaminato la previsione di bilancio per l’anno 2013, in previsione ci sono qualcosa come 40 miliardi di euro per gli anni che vanno dal 2011 al 2013. I settori interessati dagli interventi sono quelli legati alle amministrazioni pubbliche, alle infrastrutture, al settore delle multiutilities e delle autostrade. Un importante sostegno alla economia reale del paese.
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