Sembrava fosse passato di moda e invece il papillon continua a fare la sua figura negli abiti da sposo. Considerato da sempre come segno di eleganza, il papillon diventa un successo intorno al 1886. Nel nostro vocabolario e mercato entra intorno ai primi del 900, dopo il successo dell’opera Madame Butterfly, in onore del suo compositore Giacomo Puccini.
Generalmente viene accoppiato con lo smoking, ma può essere anche usato con altri completi di abiti da sposo in maniera elegante o scherzosa. Sicuramente dona allo sposo un effetto retrò, ma attenzione a non esagerare con le fantasie e i colori ed evitare l’effetto clown.
Anche con il frac sta molto bene e in questo caso il colore potrebbe essere il bianco, per ricordare chic personaggi del passato. Tra l’altro, quest’anno, molti stilisti hanno fatto sfilare i modelli con papillon e abiti da sposo, facendolo tornare di moda. L’unico ostacolo al papillon è il gilet; metterli insieme è davvero un attentato al buon gusto.
In genere il papillon viene abbinato alla fascia, al fiore che si mette sulla tasca o al fazzoletto del taschino. Il colore più classico e intramontabile è il nero, ma ce ne sono molti chiari, blu e grigi, da scegliere a seconda dell’abito da sposo. In commercio troverete anche papillon con svariate fantasie, che sono più adatti, però, a sposi giovani ed originali che hanno organizzato un matrimonio meno tradizionale.
In ogni caso, il papillon è un’ottima alternativa alla cravatta e, se lasciato anche morbido, non dà neanche quella sensazione di soffocamento che a volte può dare la cravatta. L’unico aspetto un po’ fastidioso è il nodo; chiedete in tempo consiglio all’atelier o allo stilista che vi ha fatto vedere gli abiti da sposo e chiedete di prepararlo in modo da indossarlo semplicemente già con il nodo il giorno delle nozze.
E se avete difficoltà, non preoccupatevi. Su internet ci sono molti video e tutorial che vi mostrano come fare il nodo al papillon. Fate qualche prova i giorni precedenti al matrimonio e sarete irresistibili!
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